Il cashmere innanzitutto è una lana, la più nota tra le pregiate. E’ rinomata soprattutto per la morbidezza superiore alle altre lane, e questo è l’aspetto più immediato e tangibile che attira il consumatore. In realtà la caratteristica che rende questa fibra un materiale eccellente è prima di tutto una finezza superiore, che conferisce ai tessuti e filati di cashmere la capacità di tenere caldo pur con un peso leggero. E questo è il maggior pregio.
Cenni Generali
La finezza delle lane si misura in micron e le lane cashmere sono generalmente 14 e 15 micron ovvero più sottili delle lane, che generalmente vanno dai 24 micron. Ogni capra fornisce circa dai 180 ai 400 grammi l’anno di lana. La lana è estratta con una naturale pettinatura dell’animale, che avviene solo in primavera. La parte più pregiata, ossia la lana più fine e più lunga è quella del sottomantello, che l’animale sviluppa per mantenere costante la temperatura corporea. Questa parte più pregiata si chiama Duvet. Le particolari condizioni climatiche, i forti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte delle zone in cui vivono questa pregiate capre favoriscono lo sviluppo del Duvet. Questa peluria ha la particolarità eccezionale, come del resto tutte le fibre animali (ma questa più di ogni altra per le caratteristiche suddette), di termo-regolare il corpo dell’animale rispetto all’ambiente esterno, proteggendolo sia dalle basse, sia dalle alte temperature. La parte superiore del pelo invece, più ispida e spessa è denominata Giarre.
Il baby cachemire oggi utilizzato come cachemire di maggior pregio, altro non è che il Duvet di capre giovani.
Mongolia e Tibet sono i maggiori e migliori produttori di cashmere, Iran e Afganistan sono anch’essi produttori ma di minori qualità.
Trasformazione e qualità del cashmere
I migliori trasformatori di questa materia prima, ovvero il cashmere, sono storicamente la Scozia e l’Italia. Che significa trasformatori ? Significa che una volta estratta la materia prima dalla capra, quello che si forma sono le cosiddette balle di cashmere, esattamente come le balle di lana, formate da elementi chiamati Tops. I Tops sono i fiocchi di lana, che si formano quando la capra viene pettinata per estrarre il cachemire. Ogni anno avvengono aste di questo prezioso materiale per l’approvvigionamento mondiale. La qualità dei Tops varia per natura stessa del filato, non tutte le capre hanno lo stesso vello. Varia dunque per finezza di pelo, per lunghezza dello stesso, e per colore.
I colori più pregiati sono quelli chiari, il bianco White e l’extra White sono i più pregiati e costosi. Essi permettono tinture chiare, e colori estremamente brillanti. Tingere un azzurro su una base bianca o su una base grigia, da effetti di tono colore e brillantezza assai diversi. Più pieni e brillanti sono i colori, più la base di filato è una base costosa.
Realizzare filati e tessuti in cachemire è appunto il processo di trasformazione in cui le industrie devono saper scegliere il miglior materiale per il miglior realizzo e o il materiale più idoneo a ciò che si vuol realizzare. Se si vuole un tessuto di cashmere estremamente leggero e caldo e dalle tonalità di colore più ricche o brillanti o chiare, si dovranno utilizzare i Tops migliori e tingerli direttamente. Se invece si vuole produrre un tessuto o un filato di cashmere ma non si cerca l’ eccellenza, si potranno scegliere lane cashmere più scure, meno fini, e tingerle direttamente in pezza o in filo.
Per cui, il tipo di materiale, come è stato tinto e come è stato trattato, fanno la differenza tra un prodotto e l’altro di cashmere e tra i vari prezzi assai differenti presenti sul mercato. Fibre corte e scure daranno origine a prodotti meno costosi di quelli realizzati con fibre lunghe chiare e sottili.
Nulla vieta di tingere di nero un materiale originariamente white, questo originerà un nero assolutamente pieno e brillante, ma non sempre riconoscibile dal cliente come un nero diverso da un nero tinto su lane già scure in origine.
Il trattamento ovvero il tipo di lavaggio subito dal materiale è un altro elemento di discriminazione. Un materiale più ispido e con fibre corte, avrà bisogno di maggiori trattamenti per renderlo più morbido, ed esso potrà parervi estremamente morbido al tatto, ma procurarvi dopo poco tempo, un orribile peeling, e un cedimento delle fibre. La lunghezza e la finezza della fibra così come la tintura e la tessitura sono gli elementi che fanno la differenza. Questo prima di tutto.
Naturalmente, in commercio potete trovare cashmere costosi non perché sintesi di tutte le eccellenze ma solo perché brandizzati. Cosi come potete trovare cashmere costosi di marchi non famosi ma sintesi di eccellenza. Cashmere a basso prezzo non è mai un buon cashmere, almeno ché non siate di fronte a sconti speciali per qualche motivo, o non siate nell’outlet di un produttore. Nessuno regala un cashmere eccellente.
Per diversità di finezza, lunghezza, colore possiamo trovare sul mercato materiali la cui diversità di prezzo può moltiplicarsi anche dieci volte.